BINIDITTU | NICOLA LO CALZO

Nicola Lo Calzo da diversi anni lavora a un progetto fotografico intitolato Cham, in cui documento i molteplici lignaggi e le varie manifestazioni delle memorie della schiavitù coloniale. In Binidittu troviamo l'esplorazione delle sponde del Mediterraneo, in particolare in Sicilia. Il Mare nostrum è sempre appartenuto a coloro che lo attraversano, lo abitano e lo controllano. I migranti di oggi attraversano le sue acque in cerca di una nuova vita. Come la maggior parte degli abitanti del luogo, probabilmente non sanno che queste acque eccezionali ma mortali sono state la patria di un altro migrante, simbolo di libertà ed emancipazione: si chiamava Benedetto o Binidittu, come lo ribattezzarono affettuosamente i siciliani. Figlio di schiavi africani, nato a San Fratello in provincia di Messina, visse e morì in Sicilia come frate eremita (1526-1589). Canonizzato nel 1807 come San Benedetto il Moro, è stato il primo santo nero della Chiesa cattolica. Questo progetto fotografico vuole contribuire alla riscoperta di Binidittu, ripercorrendo l'improbabile vita di San Benedetto il Moro ed esplorando i luoghi storici della sua agiografia, le motivazioni dei suoi seguaci, il culto delle reliquie e le pratiche religiose e laiche a lui dedicate in Sicilia e altrove nel Mediterraneo.

Binidittu emerge come un'allegoria del nostro tempo: un incontro tra il Mare nostrum e il mondo, tra l'oblio e la memoria, tra il razzismo fatto luogo comune e la nostra comune umanità, tra le aspirazioni del popolo siciliano e le speranze di libertà e dignità dei migranti africani alla deriva verso le coste europee.

L'Artiere, 2020
Copertina rigida
160 pagine
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