DI SGUINCIO | GUIDO GUIDI

Di sguincio – che significa di sbieco, di traverso o visto con la coda dell’occhio – riunisce più di cento fotografie in bianco e nero realizzate da Guido Guidi con fotocamere di piccolo formato tra il 1969 e il 1981. Queste immagini registrano i primi dialoghi sperimentali tra Guidi e la sua macchina fotografica: realizzati senza guardare attraverso il mirino e illuminati con un flash luminoso, catturano persone, corpi, gesti, eventi minori e frammenti di spazio in momenti di incontro improvviso e anche abrasivo. Sebbene formalmente severi e persino al limite dell’astratto, documentano persone e luoghi a portata di mano: la sua casa di famiglia a Cesena; amici con cui condivideva un appartamento a Treviso; colleghi dell’Istituto di Architettura dell’Università di Venezia – formando affettuose opere personali che esplorano la tensione performativa al centro delle immagini.

Con Di sguincio, scopriamo una serie di documenti anti-documenti o anacronistici – timbrati, annotati e talvolta invecchiati artificialmente – che commentano ironicamente le affermazioni di verità della fotografia e rivelano le basi di un impegno permanente con le possibilità del mezzo.

Mack, 2023
Copertina rigida
144 pagine
Inglese